Mosquito Garelli 38
Nel primo periodo del dopoguerra la casa milanese Garelli iniziò a produrre il Garelli Mosquito, un propulsore ausiliario che applicato su una comune bicicletta la motorizzava.
Il motore veniva ancorato con un morsetto e due galletti sotto i pedali senza che interferisse con la posizione e la funzionalità di quest’ultimi. Un rullo si appoggiava al pneumatico della bicicletta per trasmettere il moto. Il serbatoio del carburante era collocato al posto del portapacchi.
I comandi venivano applicati sul manubrio. Una piccola leva fungeva da acceleratore: spostata in avanti accelerava e indietro decelerava. Il veicolo era fornito di un clacson meccanico chiamato “raganella”.
Il propulsore si poteva disinserire per tornare a bicicletta.
Il basso costo del Mosquito e la facilità di montaggio ne permisero la diffusione in tutta Europa.